ARTIVIAMOCI

BOTTEGA DI PITTURA
Alessandria, San Michele. Via Casale 50

“Quando entro nella bottega di pittura è come se uscissi dal carcere. Mi trasformo e incontro quest’altro me stesso che non conoscevo e che produce cose mirabili. L’opera collettiva delle nostre mani è spiritualità di forma e colore e, al tempo stesso, è materia. Finite, le nostre opere possono andarsene libere. Conoscerle è conoscerci, ma è anche intendere voi stessi, uomini allo specchio.” (Roby, detenuto)

La vita di bottega non è finzione. I progetti e la committenza non sono finzione. Il laboratorio è un contesto lavorativo dove si apprende e si pratica un mestiere: l’artigianato d’arte. Il metodo e le tecniche sono millenari: la preparazione dei supporti e dei colori, la condivisione del tema e del bozzetto, la preparazione dei disegni e il loro riporto sulla tavola o sulla tela, le stesure a tempera e ad olio, le successive sovrapposizioni e le velature, la verniciatura finale. I tempi di esecuzione e il rispetto dei termini di consegna richiedono assiduità e continuità nel lavoro. L’apprendista detenuto fa proprio l’atteggiamento dell’artigiano artista: impara e ragiona con le mani e progredisce con gli occhi osservando il lavoro degli altri.

Negli anni la Bottega di Pittura ha prodotto decine di opere spesso su committenza pubblica e privata, a volte per il carcere stesso. Attualmente sta ultimando il grande Fantabruco (cm.160x750) per l’area giochi all’aperto d’incontro con le famiglie e i figli dei detenuti. L’iniziativa verrà replicata per la Casa Circondariale di Piazza Don Soria. E’ in programma la realizzazione di una tela dedicata ai due santi protettori (San Basilide per gli agenti di custodia e San Leonardo di Limoges per i detenuti) per la chiesa di San Michele, frazione di Alessandria vicina alla Casa di Reclusione. Per il Festival delle Arti Recluse 2022 è iniziato un ampio lavoro di grafica a china su formato A3 dedicato alle Metamorfosi di Ovidio, con un lavoro di ricerca e ascolto basato sulla traduzione di Vittorio Sermonti, di cui vengono seguite le letture ad alta voce. Si spera che questo percorso possa anche essere terreno d’incontro con le scuole.

SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ

La Bottega di Pittura è stata creata in Alessandria dall’arch. Pietro Rodolfo Sacchi nel 2002. La prima realizzazione è stata la Pala pittorica “La madonna del libro” per la sala capitolare della chiesa dei francescani. Apprendisti alunni di scuola primaria. Dal 2009 opera all’interno della Casa di Reclusione in San Michele. La prima realizzazione è stata “L’albero della libertà” tavola pittorica per il Marengo Museum. Apprendisti detenuti con condanna definitiva. Fino al 2016 le due botteghe hanno lavorato insieme condividendo il tema pur con diversa destinazione delle opere finite. Hanno condiviso anche corrispondenza, incontri diretti in carcere e gli eventi delle inaugurazioni. Dal 2017 è attiva soltanto la Bottega di Pittura in carcere. Dal 2019 è nato il FESTIVAL DELLE ARTI RECLUSE articolato in due settimane di eventi che si svolgono sia in città che nelle due carceri con seminari, incontri d’autore, esposizioni con il patrocinio del Comune di Alessandria in collegamento con enti e circuiti culturali nazionali (Spoleto, Matera, Roma, Torino…)

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